La nostra Associazione, nel decennale della sua fondazione, ha deciso di attivare uno sportello dedicato al recupero delle memorie e dei documenti riguardanti il secondo conflitto mondiale. L’idea è quella di contribuire a scrivere pagine di storia inedite o dimenticate, al fine di valorizzare il patrimonio culturale della memoria che appartiene ad ognuno di noi.
E’ noto, infatti, quanto sia labile la trasmissione dei ricordi e dei fatti riguardanti il secondo conflitto mondiale, svoltosi tra il 1939 e il 1945. Dopo quasi settantacinque anni il rischio è che vada perduto qualsiasi documento o ricordo delle eredità familiari e per tale motivazione nasce la necessità di lavorare per ampliare la conoscenza di quelle pagine importanti del nostro Paese, in cui furono coinvolti anche tanti nostri cittadini solofrani.
Questo nostro sportello muove i primi passi grazie alla ricercatrice storica e Prof.ssa Silvia Pascale, già amministratrice del gruppo facebook “I.M.I – Internati Militari Italiani”, la quale ha creato uno spazio virtuale tale da proporre la condivisione di esperienze, foto, lettere e documentazioni relativi ai militari italiani fatti prigionieri dai nazisti a seguito del disarmo dell’8 settembre 1943. Grazie anche ad una capillare raccolta di informazioni da parte dei membri del gruppo, la prof.ssa Pascale ha deciso di pubblicare un’antologia dedicata agli IMI, (opera da lei curata e redatta) in merito alle vicende condivise da civili e militari italiani detenuti presso i lager nazisti. E’ possibile consultare il sito LeBi, ovvero una banca dati on-line in cui sono inseriti, in ordine sistematico, elementi anagrafici e biografici del maggior numero possibile degli oltre 600mila militari italiani deportati ed internati, tra il 1943 e il 1945, in Germania e nei territori da essa controllati. Qualora non ci fosse il nome dell’internato, è possibile contattare LeBI – Lessico Biografico IMI per aggiornare il banco dati on-line.
Attraverso la nostra Associazione si potrà così avere una chiara immagine dei passaggi da compiere per un’accurata ricostruzione storica delle vicende militari del proprio congiunto, potendosi avvalere di consigli e strumenti dedicati alla ricerca dei documenti ufficiali presso i maggiori archivi internazionali.
Dai Centri documentali d’impiego agli Archivi di Stato divisi per provincia, infatti, sarà possibile seguire i passaggi per ottenere i ruoli matricolari delle persone da ricercare oppure sul sito del Ministero della Difesa, alle schede di prigionia dell’Archivio Centrale di Stato (l’ACS possiede: lo Schedario prigionieri di guerra del Regio esercito della Seconda guerra mondiale; l’elenco, per provincia, dei reduci I.M.I di ritorno dalla Germania stilato dalla Croce Rossa Italiana; lo Schedario Prisoners of War – POW, prigionieri degli anglo-americani), fino ad arrivare alla consultazione degli eventuali certificati di prigionia custoditi presso la Croce Rossa Internazionale di Ginevra, oppure i documenti di riconoscimento e di detenzione dell’archivio tedesco di Arolsen.
Ancora, sarà possibile contattare il Wast di Berlino, oppure ricorrere all’aiuto dell’Archivio Segreto Vaticano che si è occupato di recuperare, durante il conflitto ed immediatamente dopo, diverse informazioni relative ai soldati impiegati al fronte e caduti, vittime dei lager, o ancora la banca dati dei caduti e dispersi della Seconda Guerra Mondiale (anche dispersi e caduti della Grande Guerra), sul sito italiano del Ministero della Difesa di OnorCaduti (Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti).

La Repubblica italiana, inoltre, ha concesso una Medaglia d’Onore ai cittadini italiani (militari e civili), che furono deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Presso la Presidenza del Consiglio è stato istituito un apposito Comitato per l’individuazione degli aventi diritto, nel quale svolge un ruolo fondamentale anche l’ANRP (Ass. Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’internamento, dalla guerra di liberazione e loro familiari). Invece nei Centri Documentali sarà possibile ottenere il diploma di avvenuto conferimento della Croce al Merito di Guerra e il Riconoscimento del periodo Bellico 1940-1943 e 1944 – 1945 con le apposite medaglie. N.B.: per tutti gli attestati di avvenuto conferimento ( per la Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale e tutti i conflitti del XX secolo) e per l’attestato di Riconoscimento del periodo Bellico, può formulare istanza esclusivamente l’interessato che ha partecipato al conflitto. Qualora il militare fosse deceduto, l’istanza la possono chiedere esclusivamente la moglie, i figli o i/le fratelli/sorelle.
Per conoscere le modalità, la modulistica necessaria e le tempistiche di consultazione e reperimento dei documenti citati, si può fare riferimento all’A.S.Be.Cu.So attraverso i nostri contatti social media o all’indirizzo email asbecuso@gmail.com. La condivisione, dei documenti e della storia del militare, con la nostra Associazione sarà importante per tutti quanti noi, in quanto la raccolta verrà archiviata e chissà, in futuro, potrebbe essere pubblicato persino un libro per tenere memoria di quanto è stato.
La ricerca e lo studio delle vicende personali dei nostri cari, che hanno contribuito e si sono sacrificati per gli ideali di Libertà e Giustizia, rappresenta un dovere morale nei loro confronti e in quelli della nostra Grande Storia Nazionale. Un’esperienza coinvolgente e carica di forti emozioni, da condividere e contribuire a far conoscere alle giovani generazioni.
Grazie al nostro supporto, sono stati insigniti della Medaglia d’Onore i seguenti militari:
- Michele De Stefano di Agostino nel 2020;
- Nicolino Riziero De Angelis di Nicola nel 2021;
- Salvatore Mongiello di Nicola nel 2022;
- Paolo De Maio di Pasquale nel 2023.
Dal Centro Documentale di Salerno, hanno ottenuto il Riconoscimento del Periodo Bellico 1940-43 e 1944-45 per la Liberazione, i seguenti militari:
- Orazio Paolo De Stefano di Serafino, nel 2020;
- Michele De Stefano di Agostino, nel 2020;
- Nicolino Riziero De Angelis di Nicola, nel 2021;
- Pasquale De Stefano di Serafino, nel 2021;
- Paolo De Maio di Pasquale, nel 2022
Inoltre il Ministero della Difesa, a distanza di più di 100 anni dalla fine del Primo Conflitto Mondiale, dopo vari documenti inviati grazie al nostro supporto, ha riconosciuto il Distintivo d’Onore, per aver riportato delle ferite in luogo dichiarato di guerra, al Militare Angelo Aniello D’Urso.